Come illuminare la casa

La quantità di luce necessaria in ogni ambiente della casa dipende dalla sua funzione e dalle attività che vi si svolgono. La scelta dei punti luce va quindi valutata per ogni stanza della casa. In generale conviene prevedere una fonte luminosa che produce luce diffusa e integrarla con altri apparecchi per avere un’illuminazione puntuale da accendere solo all’occorrenza.

Le fonti luminose devono essere distribuite nella stanza in modo da evitare zone d’ombra o fastidiosi riflessi che in determinate posizioni possono abbagliare.

Per poterne valutare l’effetto globale all’interno dell’ambiente, al momento dell’acquisto va verificato il colore di luce emesso dalla lampadina, misurato in gradi Kelvin. Nella scelta è bene sapere che un valore basso esalta i colori caldi e scurisce quelli freddi, mentre un valore alto produce il risultato contrario.

La luce bianca è disponibile in tre tonalità,. Di solito riportate sulla confezione. Oltre al bianco “neutro”, si distinguono quello “caldo”, con una colorazione che tira al giallo e quello “freddo” che tende invece terso l’azzurro.

Le lampade a fluorescenza creano una luce con sfumature diverse rispetto a quella delle incandescenti e delle alogene. A differenza dei primi modelli in commercio, le fluorescenti attuali non forniscono però soltanto luce fredda: esistono anche in versioni che emettono una luce calda e diurna.

E’ bene guardare anche l’indice di resa cromatica, che specifica in quale misura i colori percepiti con l’illuminazione artificiale si avvicinano alle tonalità reali.

La sostituzione delle lampadine tradizionali con le lampade a risparmio energetico non è soltanto vantaggiosa dal punto di vista economico (il risparmio va dai 25 ai 50 euro all'anno in bolletta) ma anche da quello ambientale. Con le nuove lampadine verranno infatti disperse nell'atmosfera 20 milioni di tonnellate in meno di anidride carbonica.

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